Il vino nei giochi da tavolo
- Roger Sesto
- 26 mar
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 27 mar
L’universo enoico ha da sempre suscitato l’interesse di ogni forma artistica, facendosi protagonista anche nel cinema > Ma esiste un ambito, più di nicchia, in cui il vino si è ritagliato uno spazio sconosciuto ai più: quello dei giochi da tavolo > Vi sono ormai decine di titoli il cui focus è la vitivinicoltura; da semplici party game, sino alle più complesse e verosimili simulazioni gestionali

Il vino nei giochi da tavolo: se il vino è sempre stato oggetto di attenzione da parte di ogni forma artistica, dalla pittura alla letteratura, dalla musica all’opera lirica, sino a diventare un punto di riferimento anche per la cinematografia, forse non tutti sanno che anche nel mondo dei giochi da tavolo, sebbene il fenomeno sia più recente e di nicchia, l’universo di Bacco si è conquistato uno spazio inaspettato. Sono ormai numerosi i titoli dedicati al mondo enoico (molti dei quali giocabili anche online, il che non guasta visto il periodo), sia che si tratti di competizioni a quiz, come Trivial Pursuit! Edition Des Vins; oppure dei giochi a percorso con quesiti sul vino, come Vino! The exciting game of wine o Il grande gioco del vino; oppure delle riedizioni a tema di grandi classici, come Wine Opoly e Drinkopoly; o, ancora, dei semplici party game con le carte, tipo In Vino Morte e Wine RATING. Non mancano i didattici, tra cui The WINE Village, e gli strategici con le carte in stile Magic, come Wine Wars. Sino all’atteso Naramata, in uscita quest’anno, giocabile anche in solitario. E tanti, tanti altri ancora. I Paesi più attivi nel progettare questi giochi sono Germania, Italia, Penisola Iberica e Stati Uniti. Quasi assenti, un po’ a sorpresa, Regno Unito e, soprattutto, Francia, tanto più che persino la Finlandia ne ha prodotto uno, illustrato più avanti: Toscana. Di seguito, in ordine alfabetico, una dettagliata rassegna dei boardgame ritenuti più profondi e originali.

Bottles: A Boardgame about Wine - produttore: Dissimula Edizioni; uscita: 2019; categoria: azione, destrezza, uso di dadi; giocatori: da 2 a 6; durata: 45-60 minuti; età raccomandata: over 12
I giocatori rappresentano membri dell’alta società, che hanno l’obiettivo di avere la miglior collezione di vini nella propria cantina. Ciò li costringe a girare il mondo, per acquistarli nei loro luoghi di produzione. Ciascuno ha una pedina che identifica il suo status: l’aristocratico, il critico, la femme fatale…, e un po’ di danaro. Un tabellone raffigurante il globo diviso in caselle, dove sono evidenziate le principali aree vinicole mondiali, ciascuna di esse con delle carte-bottiglia da acquistare a prezzo variabile in funzione del vino, consente ai giocatori di muoversi alla caccia dei nettari più pregiati; i vini possono essere anche scambiati, commercializzati, venduti sul mercato e persino rubati. Vince chi per primo colleziona un certo numero di bottiglie di maggior pregio.

Bacchanalia - produttore: Narrattiva; uscita: 2012; categoria: role game con carte; giocatori: da 3 a 6; durata: 120 minuti; età raccomandata: over 18
Bacchanalia è un gioco narrativo in cui ogni giocatore crea un personaggio, accusato a torto o a ragione di aver commesso un crimine contro l’impero e in fuga col suo amato. La storia inizia quando i protagonisti si trovano a passare per Bertinoro. Sfortunatamente per loro, Bacco e i suoi giannizzeri si sono calati proprio su questo villaggio circondato da vigneti. Attirati dagli eccessi figli dell'ebbrezza, altri dei si sono manifestati: Plutone, Minerva, Venere, che giocheranno con i destini dei mortali. Nel caos del baccanale, riusciranno i fuggitivi a riunirsi al loro amato e raggiungere la salvezza, oppure saranno catturati dal loro accusatore?

Grand Cru - produttore: Eggertspiele; uscita: 2010; categoria: commerciale-finanziario; giocatori: da 2 a 5; durata: 90 minuti; età raccomandata: over 12
Si tratta di un gioco non semplice, in cui ciascun partecipante gestisce un’azienda vinicola. In ogni turno i giocatori possono comprare all’asta azioni o nuovi vigneti, produrre, chiedere prestiti, far salire i prezzi di un vino e altro ancora. Il meccanismo delle aste è molto interessante perché, dopo l’ultima offerta, se nessuno rilancia più, quando tocca di nuovo al player che ha fatto tale offerta questi la può ritirare al prezzo che ha proposto. Il problema è che si può compiere una sola azione per turno. Di conseguenza si è sempre dibattuti tra la voglia di rilanciare per alzare i prezzi, ritirare ciò che non ha subito rilanci da altri, avviare aste proprie o compiere le tante altre azioni previste. Inoltre in ogni turno si possono contrarre debiti o pagare quelli già in essere. Quando un giocatore riesce a pagare tutte le sue pendenze, la partita termina e si contano i punti di ciascuno, che dipendono tra l’altro dai vini prodotti e dai debiti non ancora estinti.

La Viña - produttore: Devir Games, Mandoo Games; uscita: 2019; categoria: gioco di carte family a tema viticolo; giocatori: da 2 a 5; durata: 45 minuti; età raccomandata: over 10
Essenzialmente un gioco di carte, ben costruito, che dietro un’apparente semplicità nasconde una non comune profondità. I giocatori rappresentano dei vignaioli, eredi di un defunto zio, proprietario di una grande vigna abbandonata: a loro è stato dato il compito di portare agli antichi fasti il fatiscente vigneto. Dovranno prendersi quindi cura delle viti e coltivare le migliori uve: solo chi riuscirà a produrre il raccolto più prestigioso diventerà il nuovo proprietario. In funzione delle carte che vengono pescate e giocate, ciascun vigneron si ritroverà con un certo numero di vendemmiatori, che dovranno attraversare un percorso tra i filari per la raccolta dei grappoli, di attrezzi per la vendemmia, di uva (Cabernet Sauvignon, Granache, Pinot Nero, Chardonnay) più o meno qualitativa (la più scarsa la si dovrà vendere alla cooperativa), di richieste di acquisto da parte della cantina in termini di quantità, qualità e varietà delle bacche.

Toscana - produttore: Aqua Games, Competo-Marektoy; uscita: 2010; categoria: economico-gestionale per famiglie; giocatori: da 2 a 5; durata: 45 minuti; età raccomandata: over 10
Ogni partecipante è proprietario di un’azienda vinicola in Toscana, che, come tale, deve adempiere a tutte le attività correlate: assumere vignaioli, organizzare degustazioni, curare la produzione del vino, gestire la commercializzazione alla locale fiera. Gioco di strategia dalle regole semplici, ma per nulla banale. Lo si gioca a turni; per ognuno di essi i giocatori possono scegliere fra tre azioni disponibili: assunzione, vinificazione, commercio; l’ordine di gioco e quindi la sequenza delle azioni prescelte ha un ruolo molto importante. Optando per l’assunzione, il titolare della cantina potrà scegliere se ingaggiare un enologo, un brend ambassador, un commerciale; con la vinificazione ovviamente avrà luogo la produzione di vino, con determinate caratteristiche; la commercializzazione implicherà le trattative di compra-vendita del nettare nella borsa locale. L’unico aspetto banale del gioco è la condizione di vittoria, che spetta a chi riuscirà a far più soldi.

Vinhos – produttore: What's Your Game?; uscita: 2010; categoria: economico-gestionale - manifatturiero complesso; giocatori; da 2 a 4; durata: 60-135 minuti; età raccomandata over 14
I giocatori sono dei viticoltori portoghesi che cercano di sviluppare la propria azienda producendo diverse tipologie di vini, da destinarsi poi alla vendita/esportazione e alla competizione fieristica. Dovranno quindi dare lustro alla propria produzione cercando di svilupparsi in tutti gli ambiti economici, sia all’estero che in patria. Tutte le fasi di gestione di impresa dovranno essere considerate: dall’acquisto dei vigneti a quello delle cantine, dalla coltivazione delle viti alla vinificazione e affinamento (l’avere un enologo aiuterà a migliorare la qualità del vino), sino alle attività di promozione fieristica (chi ha un brend ambassador sarà favorito nel corso della Feira Nacional do Vinho Português). La partita dura 6 turni, che rappresentano 6 anni di gestione della propria azienda. Ogni anno inizia con la previsione sulle condizioni climatiche e termina con la produzione del vino. Il passare del tempo aumenterà inoltre il valore del prodotto, se si ha avuto l’accortezza di aver costruito una bottaia per poterlo affinare. Un gioco di notevole complessità, cui sono seguite diverse espansioni.

Vino - produttore: Goldsieber Spiele; uscita: 1999; categoria: economico-finanziario strategico; giocatori: da 3 a 5; durata: 90 minuti; età raccomandata over 12
Pur tedesca, la casa di produzione di questo interessante gestionale ha scelto l’Italia per ambientare il suo gioco. La plancia raffigura la nostra Penisola suddivisa in 9 regioni viticole, ognuna delle quali ha una Strada del Vino lungo la quale si trovano vigneti di proprietà e da acquistare, di diverso valore. In ognuna di queste aree possono essere coltivate solo alcuni dei 5 vitigni previsti dal regolamento, eccetto il Trentino, dove sono ammesse tutte le cultivar. L'acquisto dei vigneti è il principale scopo del gioco, perché vince chi ne ha di più, a prescindere dalle proprie risorse finanziarie finali. Ogni turno è diviso in due parti: l’acquisto dei vigneti e la vendita del vino prodotto. Da notare che le vigne che si intendono acquistare vengono decise segretamente prima dell’inizio del turno, così se più giocatori risultano interessati al medesimo appezzamento il regolamento prevede le caratteristiche che il player deve possedere per aver diritto di prelazione. La vendita di vino serve ovviamente per avere le risorse finanziarie per comprare nuovi vigneti; i proventi influiranno anche sull’ordine di gioco del turno successivo.

Viticulture - produttore: Stonemaier Games; uscita: 2013; categoria: economico-manageriale; giocatori: da 2 a 6; durata: 90 minuti; età raccomandata over 14
I protagonisti sono dei poveri viticoltori, in una Toscana pre-rivoluzione industriale, che hanno ereditato delle vigne malconce, qualche appezzamento di terreno, una piccola cantina e tre operai: l’obiettivo è di trasformare questa loro magra realtà nella miglior azienda della regione. I giocatori in ciascun turno devono decidere come impiegare la manodopera attraverso un piazzamento dei propri lavoratori sulla plancia (il classico meccanismo dei giochi definiti “german”, che si caratterizzano anche per un alea quasi nulla). Il tutto tenendo conto della stagione in cui ci si trova, in modo da adempiere al meglio ai lavori in vigna che caratterizzano ogni periodo dell’anno. L’ordine di gioco è importante, perché chi destina per primo un proprio operaio a compiere una determinata mansione avrà dei vantaggi sul concorrente il cui viticoltore è arrivato “tardi al lavoro”. Vi è anche la possibilità di assegnare un proprio operaio alla supervisione dei visitatori della cantina che vogliono cimentarsi coi lavori in vigna: con la combinazione lavoratore + visitatore è possibile espandere più rapidamente le vigne, costruire strutture, ottemperare alle richieste di vino pervenute. Viticulture è il capostipite di una serie di successive versioni e ambientazioni.

Comments