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Marianna Vitale chiude il suo Sud

  • Immagine del redattore: Alessandra Meldolesi
    Alessandra Meldolesi
  • 5 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Chiude il Sud: suona come un presagio funesto l’annuncio della fine per il ristorante di Marianna Vitale. Se Torino è stata la città più colpita dalla crisi del fine dining, neppure il Meridione può ridere.


Marianna Vitale
Marianna Vitale


Nei giorni in cui le borse di tutto il mondo stramazzano sotto i colpi dei dazi, la ristorazione fine dining continua a lanciare segnali di allarme. È appena giunta la notizia che Marianna Vitale chiude per sempre il suo Sud, ristorante stellato da sedici anni sulla guida Michelin. A darne l’annuncio è stata la cuoca in persona sui suoi social: “Care amiche, cari amici, parenti e conoscenti, dopo sedici anni SUD chiude. Non temete, è una scelta consapevole e felice. Desideriamo avviare nuovi progetti, in continuità con l’approccio evolutivo con cui è nato il nostro ristorante. Nel nostro cuore ci saranno sempre una tavola imbandita e un calice di vino per voi. La cucina di SUD continuerà a esistere dopo SUD, nell’influenza che i nostri piatti hanno avuto e nelle pentole dei tanti cuochi che abbiamo formato. Saremo operativi fino a sabato 7 giugno 2025, così da poter concedere un’ultima volta a tutti coloro che lo desiderano. Grazie a tutti, grazie per tutti”.

Passata per gli insegnamenti di Lino Scarallo, ma profondamente istintiva, Vitale aveva aperto il suo locale nel 2009 entro spazi agli antipodi del glamour nei suburbi di Napoli; appena due anni dopo era stata nominata chef emergente d’Italia e a stretto giro aveva incassato la sua stella Michelin, prima in assoluto per i Campi Flegrei. Ma la cuoca ci vedeva lungo e già nel 2019, in epoca pre covid, aveva lanciato un pionieristico take-away a Bacoli, Angelina Tavola Calda Moderna, poi sdoppiato a Pozzuoli. Nel 2020, infine, la consacrazione con il premio della rossa quale migliore cuoca d’Italia. A sgombrare il campo dalle illazioni è sceso Luciano Pignataro, che ha segnalato come le sale di quel locale “rock” fossero sempre gremite di avventori entusiasti. Non si tratterebbe insomma dell’ennesima, tragica morte annunciata, ma, come dichiarato dalla cuoca stessa, di un desiderio di cambiamento, che aveva già assunto le sembianze di locali diversi, per ultimo Mar Limone, fortunato bar bistrot sul lungomare di Pozzuoli aperto con l’inseparabile Pino Esposito.

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